Copista raffinato, Civalleri tende ad introdurre nei suoi lavori elementi o dettagli caratterizzanti l'opera di altri artisti suoi colleghi presso l'atelier La Galleria (Alba, Romano, Vablais...), spesso in maniera speculare e con una tendenza alla stilizzazione che in ogni caso conferisce alle sue opere una cifra del tutto personale. Le sue composizioni sono caratterizzate da uno schema ricorrente: una cornice definisce lo spazio pittorico entro cui si alternano o coesistono case e personaggi. Inoltre la firma, quasi sempre apposta in alto, diventa sovente elemento compositivo con una propria autonomia espressiva. In altri casi abbandona tale schema compositivo realizzando quadri fatti di solo colore, steso per campiture successive e per sfumature tono su tono, che ne esaltano la concretezza.
Dal 1983 al 2014 frequenta il laboratorio La Galleria. Partecipa a diverse collettive in Italia e all’estero: nel 1992 espone a "L’auto nell’arte. L’arte nell’automobile” a cura de I Venerdì d’arte nel Chiostro di San Filippo, alla 150 ͣ Esposizione presso la Promotrice delle Belle Arti, al 1° festival Cinema Handicap nel foyer del Piccolo Regio, a "Der Ratgeber für Behinderte" ad Amburgo (Germania); nel 1993 alla mostra “Incanto” presso gli Antichi Chiostri di Torino e a “L’ho dipinto con…” in coppia con Mauro Biffaro; nel 1994 è fra i protagonisti della ricerca "Pittura da leggere" e nel 1996 di "Tempo dei segni", entrambe documentate con video e mostra; nel 2011 partecipa alla rassegna internazionale "SEGNI20x20" presso Castello di Rivalta (To).