Luca Romano


Quella che si evince dall'opera di Luca Romano è una lunga storia di affezione rispetto al desiderio di "prendere da solo l'autobus 67", desiderio realizzato e rivelato solo nella ripetizione di un segno, di una sagoma, sempre la stessa, ora celata dal colore sotto cui la figura scompare, ora appena percettibile o per nulla coperta. Lavora sia con la pittura sia con il pennarello: nel primo caso procede direttamente con la pittura senza disegno; nel secondo, nel confronto con le piccole dimensioni, procede per piccoli tratti accostati e sovrapposti, con una pratica che sembra frutto di un piacere sensoriale, addizionale, di produrre un dialogo tra la compiutezza della superficie e la trasparenza della materia sotto cui si intravede il segno. Lavora spesso su entrambi i lati del foglio lasciando talvolta degli spazi vuoti, entro i quali il colore si rivela modificato. Dal 1985 partecipa a diverse collettive in Italia e all’estero e a tutte le edizioni di “L’ho dipinto con...” sino al 2004, alla Rassegna Internazionale "Singolare e Plurale" presso il Castello di Rivalta (To) nel 2008. E’ fra i protagonisti delle ricerche "Pittura da leggere" (1994) e "Tempo dei segni" (1996), documentate con video e mostra. Nel 2014 la Galleria Rizomi Art Brut gli dedica la personale "Linea 67" e nel 2015 espone nelle collettive "Trailer" presso InGenio Arte Contemporanea e "Mi stavo imbattendo nell'infinito e mi sono ritrovato qua" presso Palazzo Barolo (To). Fra il 1982 e il 2007 frequenta il laboratorio La Galleria di Torino e attualmente frequenta la Cooperativa Sociale il Solco di Scarnafigi (CN). Le sue opere sono esposte nella pinacoteca del Centro Arte Singolare e Plurale conservate nell’Archivio Mai Visti della Città di Torino (www.maivisti.it).



Featured Artworks


Loading...