Attivo sin dagli anni ’70, Girolamo detto “Giorgino”, dedica gran parte del proprio tempo alla produzione artistica attraverso un’intensa attività che ha coltivato in privato e in maniera continuativa sino alla sua morte. Una costante che si ritrova in molte delle sue opere è il riempimento dello spazio con griglie e forme geometriche colorate in cui oggetti e personaggi sono incastrati senza soluzione di continuità. Tale riempimento, così come un'uso a dir poco nobilitante del pennarello, sembra non lasciare spazio al caso: ogni riquadro infatti si fa contenitore di altre immagini, forme e soprattutto di tarsie colorate sempre più piccole e fitte.
Si forma presso l’atelier di Via De Sonnaz e su progetto nel Laboratorio La Galleria (Torino). E’ fra i protagonisti della ricerca "Tempo dei segni" (1996) documentata con video e mostra. Espone in diverse edizioni di "Arte Plurale", in una personale presso InGenio Arte Contemporanea (2012) e in varie mostre collettive fra cui "Nonostante" (2012) presso il Museo di Scienze Naturali. Nel 2011 riceve anche la menzione d’onore nella settima edizione della rassegna internazionale "Segni20x20". Le sue opere sono custodite presso l’Archivio Singolare e Plurale della Città di Torino.