Marcello Bertinaria


Linee sottili e nervose, segni essenziali e pittogrammi - tracciati solitamente a biro o pennarello su carta - sembrano formare, nelle opere di Bertinaria, un misterioso linguaggio cifrato. L'artista è solito comporre storie che non si esauriscono su un unico supporto ma continuano da un foglio all'altro, sul fronte e sul retro, sviluppando il disegno per immagini successive che sembrano essere l'una il dettaglio dell'altra. Tali sequenze, talvolta impaginate come vere e proprie vignette e in stile fumettistico, alludono ad incontri e personaggi di una realtà urbana che pare congelata in un impossibile divenire. Temi ricorrenti sono aerei, elicotteri, camion dei pompieri e soggetti ripresi da un certo immaginario cinematografico. Mentre un'altra parte della sua produzione si concentra sulla figura umana, per la quale ricorre spesso ad un un uso dei colori molto forte e contrastante. Ha partecipato a numerose mostre come “Tempo dei segni” (1996), “Singolare e Plurale” (2008) e “Per Andare” (2014). Dal 1983 ha frequentato il laboratorio Il Ramarro e oggi frequenta la cooperativa La testarda di Torino, mentre le sue opere sono custodite presso l’Archivio Singolare e Plurale della Città di Torino.