Rosaria Carpino


Quello di “Rossella” o “Lella” – come si firma nelle sequenze degli autoritratti alternando l’uno o l’altro nome – è un mondo essenziale che talvolta si complica in forme simmetriche e speculari: nelle serie degli autoritratti, delle scarpe così come in quelle delle case dove compaiono strade, comignoli e alberi quasi sempre raddoppiati. Si tratta di figurazioni eseguite con rigore compositivo e segno essenziale, tracciate con cura e un uso deciso del colore, reso caldo e pieno dai contrasti forti e dalla pennellata compatta. Presso l’archivio de La Galleria è presente una ricca documentazione redatta da coloro che seguivano l’artista contestualmente alla realizzazione delle stesse: presenza di cui rimane traccia visibile anche sulle stesse opere che riportano una serie di iscrizioni non autografe. Dagli anni ’80 frequenta gli atelier dei centri diurni torinesi: il CLPS di Corso Toscana della Provincia di Torino e in seguito Via De Sonnaz (Circoscrizione 1) saltuariamente il Laboratorio La Galleria (Circoscrizione 8). E’ fra i protagonisti di diverse mostre collettive: “Linguaggi scambiati” (1987); “Incanto: arte agli antichi chiostri” (1993); “Pittura da leggere” (1994-1995); “Singolare e plurale: per un’arte sensibile e condivisa” (Rivalta, 2008). Espone a The Others con una personale a cura di Print About Me (2014), alle mostre “Trailer” e “Case, non a caso…” (2014-2015) presso InGenio Arte Contemporanea (To). Dal 2010 frequenta l’atelier della Comunità Voltalacarta della Cooperativa Sociale Animazione Valdocco di Torino. Nel 2016 una parte dei suoi lavori è stata riprodotta in stampe serigrafiche realizzate in tiratura limitata grazie al progetto /maɪ prɪnt/, una collaborazione tra Arteco e Print About Me. Le sue opere e le serigrafie sono esposte nella pinacoteca del Centro Arte Singolare e Plurale e conservate nell’Archivio Mai Visti della Città di Torino (www.maivisti.it).



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