Nelle opere di Ferretti è frequente il richiamo all'iconografia classica del nudo disteso, ammiccante oggetto del desiderio talvolta in dialogo con il suo contraltare cinematografico, in bilico tra atteggiamento machista e cavalleresco. Le ambientazioni che vanno dal western al fantasy, e dove trovano spazio anche animali e figure aliene, sembrano condensare i caratteri distintivi di immaginari diversi che vanno da quello dell'arte naïf a quello espressionista sino ad arrivare ad una certa cinematografia di sapore popolare.
Tutte le opere, di grande formato, sono state realizzate prima del 1986 nell’atelier di pittura del centro Sociale Basaglia all’interno dell’ex Ospedale Psichiatrico di Collegno, che Ferretti era solito frequentare da esterno, per cui ad oggi non si dispone di informazioni anagrafiche.