"Nella mia pittura rappresento satelliti spaziali, galassie ai confini del cosmo, momenti di espansione verso il futuro, un cosmo delle galassie da esplorare lontane anni luce. Io viaggio ai confini dello spazio, nella quarta dimensione, ed esploro i pianeti dei miei disegni sopra un razzo con tre propulsori..."
Le opere di Giorgio Barbero rappresentano uno scarto spaziale significativo fra un paesaggio dal carattere terrestre – un locus amoenus permeato da serena apertura formale – e un paesaggio astrale, tutt’altro che rarefatto, denso di particelle e di materia oscura “in espansione verso il futuro” attraverso la quale si muove un razzo in esplorazione. Da una parte l’imagerie legata ad uno stare ozioso e contemplativo, dall’altra il dinamismo eroico di un viaggio ai confini del cosmo.
Barbero esordisce nel 1986 con la mostra "Immagini Parallele" presso gli Antichi Chiostri di Torino; oltre a partecipare a diverse collettive: nel 2014 è presente in "Trailer" presso InGenio Arte Contemporanea, Torino e nel 2016 nella mostra "Irregolari. Sguardi laterali nell'arte italiana", a cura di Daniela Rosi presso il Palazzo Assessorile di Cles (Trento). L’autore è artisticamente ancora attivo al proprio domicilio presso la Cooperativa Sociale Frassati.