Lettere d'auguri e cronache quelle di Francesco Giuliano; o grandi cartoline con dedica in cui viene dapprima raffigurato il destinatario (quasi sempre una donna: la cuoca, le educatrici, signore e signorine in visita) con servizio "pronto-dedica" e immediato regalo dell'opera. L'immagine disegnata risulta coperta da mescolanze di colore che lasciano solo una parte del foglio alla scrittura. Questa è veloce, ma nello stesso tempo lievemente incerta, ampia; prendendo spazio si dà allo sguardo più che alla lettura e con il colore sembra giocare, se ne allontana, lo lambisce, a tratti ne è sommersa.
Scrive i suoi testi in un corsivo morbido, arrotondato, che si muove sul foglio da sinistra a destra inclinandosi sempre di più e perdendo via via leggibilità. Che egli stia scrivendo qualcosa a qualcuno pare divenire solo uno spunto - certo non di poco valore - un'occasione per svolgere sul foglio una scrittura che allargandosi si smaglia.
Presenzia alla rassegna "Pittura da leggere" del 1994.